Fino a pochi anni
fa, il fazzoletto in testa, in Svezia, era una tradizione. Oggi è confuso con
il velo islamico e un gruppo di aggressori razzisti si sta impegnando a
picchiare tutte le donne che lo indossano. Tutto è scaturito da un vile
episodio verificatosi nel fine settimana. Una donna di Stoccolma, che indossava
un
foulard -come tradizione nel
paese fino a pochi anni fa- è stata aggredita violentemente da un gruppo di
uomini che, dopo averle strappato il fazzoletto, le hanno sbattuto la testa su
di un'auto facendole perdere i sensi. La donna, tra l'altro
incinta, è certa di essere stata oggetto di un attacco a sfondo
razziale: la polizia, tramite Klas Jensgard, ha reso noto come non siano ancora
stati effettuati arresti, ma le indagini per identificare i folli sono comunque
in corso. Nel frattempo, numerose altre donne, una volta scoperto
quanto accaduto, hanno denunciato storie simili:
picchiate, insultate o
molestate perchè indossavano un fazzoletto in tesa, identificato con ignoranza
dagli aggressori come simbolo islamico. In tutta risposta, intanto, le donne hanno lanciato una
campagna di sensibilizzazione, invitando tutte le svedesi ad indossare il
fazzoletto in testa a prescindere dal proprio
credo e, soprattutto, per confondere gli aggressori.
Sverige är underbart och bäst! (Ibland...).
(diverse källor)