venerdì 7 febbraio 2014

Compagni di classe.


Con loro hai diviso i migliori anni della tua vita, hai scherzato, hai giocato, hai litigato, ti sei innamorato, hai sognato.

Poi sono passati,gli anni,i lustri,i mezzi secoli e un giorno...succede anche a te!

ORE 14,30. Un Venerdì qualsiasi della mia ultima vacanza in Civitavecchia. Hai appena finito di pranzare ed è l'ora delle pillole per la pressione, il colesterolo,la terapia sostitutiva con insulina e via soffrendo.
Già stai pregustando il sonnellino pomeridiano. Un sonnellino senza programmi. Forse durerà 20 minuti. Forse 2 ore. L'importante non è ...finire, ma cominciare.

Ma suona il telefono. Non il cellulare, no. Il telefono quello vero.

"... si? pronto?!..
".. pronto, sei Franco Fazio?.."
".. si, chi parla?.."
".. sono Funari!"
" CHI?!??!"
FU-NA-RI, non ti ricordi? Eravamo compagni in terza-B, all`Itituto Tecnico...."

E' l'inizio di una delle più grandi tragedie del 2° e 3° millennio: la rimpatriata!
Ci sono caduto una volta sola.

Morale,mi sono ritrovato a cenare in un noto e caratteristico ristorante nel cuore del centro storico di Civitavecchia con delle persone che praticamente, non conoscevo. E neppure riconoscevo.

Persone completamente fuori dalla mia realtà quotidiana.

Nessuno di loro aveva mantenuto la fisionomia di allora. Non dico il peso,quello era mediamente raddoppiato,ma la struttura estetica.

Si, proprio la forma dell'oggetto corpo era completamente difforme da quella che si aveva 40-50 anni fa.

Facendo mentalente il confronto tra i due oggetti omonimi quello che mi stava accanto era peggio di una caricatura. Era un mostro. E lo stesso dovevo apparire io ai suoi occhi. E voglio limitarmi all'espetto estetico. Il più evidente.

Ma se dovessi ora confrontare gli aspetti umani a distanza di tanti anni, direi proprio che la 3B del "Calamatta" 1964 era defunta. Non esisteva più.

Ma il peggio viene quando si deve cominciare a chiacchierare fingendo di conoscersi, di essere vecchi amici. Ma quando mai!!!??

Ecco gli argomenti trattati ed i tempi dedicati:
1- i primi 7 - 8 minuti sono utilizzati per riconoscersi. "Sei Giulio Proietti?...ma non ci posso credere!..."
2 - poi trascorrrono 20 minuti per dirsi quello che uno fa:"autista di autobus? Ma io non ti ho incontrato mai sulla lineaA!...è perchè non lavoro a Civitavecchia,ma a Ladispoli;sai, mi sono sposato lì! Poi mia moglie è morta ma io sono rimasto per i figli."
3 - 40 minuti servono per ri-insultare i vecchi professori, oggi tutti morti. " quella mignotta della Rossi...";".. quel maiale di Bianchi"!
4 - 2 ore di nulla, imbarazzo e voglia di finire e di non farlo più.
5 - 8 minuti per salutarsi in fretta e scambiarsi numeri di telefono da cancellare appena giunti al parcheggio del ristorante.

Queste sono le famigerate rimpatriate. Statene lontano! E comportatevi così:

... si? pronto?!..
".. pronto, sei Franco Fazio?.."
".. si, chi parla?.."
".. sono Funari!"
" CHI?!??!"
FU-NA-RI, non ti ricordi?Eravamo compagni in 3B, al Calamatta.
"Ehm...scusa ma ci deve essere un'omonimia io non ho mai avuto un compagno di nome FUNARI!"

E tornate felici alla vostra terapia sostitutiva con insulina.
Ogni cosa a suo tempo!
 

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.