LASSISTI D’OCCIDENTE CONTRO TIGRI ASIATICHE -
Tuttavia, presa seriamente e secondo una prospettiva «globale», la linea
revisionista dello psichiatra Eberhard (che ha sei figli, e forse non può
permettersi troppi sbandamenti nella disciplina familiare, pena un’entropia
domestica ingovernabile) va a riallacciarsi al dibattito che da qualche anno
ronza intorno all’asse Asia orientale-Stati Uniti. L’argine alla deriva
lassista ha trovato la sua massima incarnazione nell’accademica americana di
origine cinese Amy Chua, l’autrice del «Il ruggito della mamma tigre »(in
Italia pubblicato da Sperling & Kupfer). Il
libro decantava le virtù di un’educazione severissima, impregnata di valori
confuciani, rispetto all’approccio occidentale (nella sua variante
nordamericana) troppo orientato all’«espressione di sé» e alla ricerca di
percorsi personali. La Cina si è vista culturalmente vendicata e l’industria
editoriale della Repubblica Popolare ha assistito a un fiorire di libri che
battevano il tema, con ricette più o meno analoghe. I media, inoltre, hanno
registrato gli exploit di «padri lupo» e «padri aquila» se possibile più duri e
compiaciuti della mamma tigre ma anche le perplessità di una classe media
disponibile a mettere in discussione i dogmi dell’educazione tradizionale. Al
di là di eccessi e strumentalizzazioni,il
dibattito sull’intreccio fra modelli culturali e pedagogici ha tratto
profitto dal caso Chua per uscire dall’accademia e contaminarsi con la vita
reale di famiglie impegnate a trovare la loro misura e il loro equilibrio. Il
mea culpa svedese sembra intonarsi in parte con lo schema asiatico-orientale.
Ma si torna al punto di partenza, e forse alla fine tocca ai genitori servirsi
di volta in volta, in modo non esclusivo, delle formule offerte da uno stile
educativo o dall’altro.
Come comporre un menu. Si potrà poi essere più bravi, meno bravi, chissà (e, ahilui, chi scrive è più che altro un padre panda, poco incline a forme di tigrità anche quando sarebbero necessarie…), si potrà guardare ammutoliti alle certezze di educatori e pedagoghi, ma tra la Svezia e la Cina la distanza resta parecchia, e con tante possibili soste intermedie…
källa:marcodelcorona |
Come comporre un menu. Si potrà poi essere più bravi, meno bravi, chissà (e, ahilui, chi scrive è più che altro un padre panda, poco incline a forme di tigrità anche quando sarebbero necessarie…), si potrà guardare ammutoliti alle certezze di educatori e pedagoghi, ma tra la Svezia e la Cina la distanza resta parecchia, e con tante possibili soste intermedie…