lunedì 13 maggio 2013

Mattino a Stoccolma.


Dopo una vita di lavoro è difficile cambiare le propie abitudini. Stamattina, appuntamento di buon`ora. Salgo in macchina di corsa, come ho sempre fatto, anche se di traffico nemmeno l`ombra e devo fare solamente pochi chilimetri. L`infermiera è di buon umore, sbriga tutto in un batter d`occhio, ed io già corro verso la macchina, con la testa pronta a pianificare il resto della giornata. Prima devo fare questo, dopo quest`altro. 

Il parcheggio è deserto, non c’è anima viva in giro, l`aria di Stoccolma è frizzantina, ed il cielo promette una bella giornata. Mi fermo ad ascoltare gli uccelli. non li sento mai, io, gli uccelli, il loro cinguettio allegro e spensierato è sempre coperto da quest´ansia che controlla tutte le mie giornate.  

Alzo lo sguardo, come sono alte le betulle, verdissime e scintillanti di rugiada, sono traquillo. Armonia perfetta di un mattino di Primavera a Stoccolma, pulito, sereno, eterno. Tiro fuori il cellulare e fermo l’attimo fuggente. Buon inizio settimana a tutti!


domenica 12 maggio 2013

Fine del viaggio..



Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me

non dico che fosse come la mia ombra mi stava accanto anche nel buio

non dico che fosse come le mie mani e i miei piedi quando si dorme si perdono le mani e i piedi e io non perdevo la nostalgia nemmeno durante il sonno

durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me

non dico che fosse fame o sete o desiderio del fresco nell'afa o del caldo nel gelo era qualcosa che non può giungere a sazietà

non era gioia o tristezza non era legata alle città alle nuvole alle canzoni ai ricordi era in me e fuori di me

durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me e del viaggio nulla mi resta se non quella nostalgia.


(Nazim Hikmet, Varsavia, 1960)



sabato 11 maggio 2013

Oggi è meglio che cucini io...!!

Sembra una banalità, ma dei semplici spaghetti aglio ed olio fuori dall'Italia spesso non li sanno fare! Con questa ricetta di base della cucina italiana contemporanea voglio aiutare tutti gli amanti dell'Italia che vivono all'estero, oltre a tutti quelli che credono di non saper cucinare: non è vero! Voi sapete cucinare, basta che seguiate per filo e per segno la ricetta giusta.

Allora mettiamoci all`opera:

1. Portare ad ebollizione l'acqua in una grossa pentola.
2. Sbucciare l'aglio e tagliarlo a rotelline oppure schiacciarlo tra il palmo della mano ed il piano di lavoro, a seconda vi piaccia mangiare anche l'aglio oppure preferiate sentire solo il profumo.

3. Soffriggere in una padella l'aglio con metà dell'olio facendo attenzione a dorarlo solamente e non bruciarlo. Aggiungere anche il peperoncino, e farlo scaldare leggermente, basta che lasci il profumo ed il piccante.

4. Spegnere la padella dell'olio e togliere il peperoncino. Se non piace da masticare l'aglio, toglierlo, ma il consiglio è di lasciarlo.
5. Quando bolle l'acqua, salarla e buttare la pasta.

6. Poco prima che la pasta sia cotta al dente, scolarla. Spesso sulle confezioni ci sono i tempi di cottura, circa un minuto prima.

7. Mettere la pasta nella padella con l'olio. Attenzione! Nel versare la pasta nell'olio, la pasta umida nel olio schizzerà: fare attenzione a non scottarsi, per questo vi ho consigliato di spegnere l'olio prima.
8. Accendere il fuoco sotto la padella e ripassare per circa 30 secondi la pasta nell'olio, aggiungendo il resto dell'olio.
9. Servire nel piatto bollente, mangiare subito. Qualcuno la guarnisce con del prezzemolo, ma è raro. NON condire con parmigiano o altro formaggio.
CONSIGLIO: Ricordatevi di non toccarvi gli occhi o la bocca durante la preparazione di questo piatto se non volete avere brutte sorprese col peperoncino.

Se volete rendere più ricca la ricetta, potete aggiungere qualche pomodorino tagliato a metà, o a pezzetti durante la cottura del peperoncino.

CURIOSITÀ: 
Questa ricetta, grazie alle proprietà eccitanti del peperoncino, può essere considerata di diritto una delle ricette afrodisiache più semplici e gustose.  
Buon appetito, e buona giornata a tutti.




venerdì 10 maggio 2013

Svedesi in fuga.

CHE COSA È SUCCESSO
Nonostante un tasso di disoccupazione al 7,7 per cento (quasi 4 punti in meno dell’Italia), la Svezia si riscopre terra di emigrazione, soprattutto per i giovani. Tra i 15 e i 24 anni, infatti, il dato sui senza lavoro è molto più pesante della media nazionale: sono il 23,9 per cento, dice l’Ocse. Il fenomeno, che inizia a preoccupare il governo del moderato Fredrik Reinfeldt, ha una direzione chiara: i giovani vanno soprattutto in Norvegia, per ragioni di lingua, di legami storici (fino al 1905 i due paesi erano sotto la stessa corona), ma anche di buste paga: quelle norvegesi sono in media il 14 per cento più alte. Il risultato è che ora gli svedesi che lavorano in Norvegia sono 75 mila: se prima dello scoppio della crisi a cercare occupazione oltre confine erano 4 mila ogni anno, nel 2011 sono stati quasi 10 mila.

CHE COSA HANNO SCRITTO
Nella città di Söderhamn, colpita da una grave deindustrializzazione, racconta il Wall Street Journal, il centro di collocamento locale è arrivato al punto di fornire ai giovani non solo un passaggio in autobus verso la Norvegia, ma anche una somma in denaro e ospitalità per un mese in ostello, durante la ricerca di un lavoro. La forza lavoro svedese è essenziale per mantenere il boom economico norvegese, alimentato dalla produzione di gas e petrolio. E, come spiega il quotidiano Dagens Nyheter, i giovani sotto i 30 anni rappresentano oltre un terzo degli svedesi che lavorano in Norvegia. Fra di loro non c’è solo manodopera generica, ma anche un numero crescente di laureati. Ma questa emigrazione «privilegiata», spiega l’economista Malin Sahlén, rischia di minare nel lungo termine le prospettive di sviluppo e di benessere della loro paese d’origine, la Svezia.

CHE COSA SUCCEDERÀ?
Il mercato del lavoro svedese, come ricordava nei suoi studi Elsa Fornero, è un esempio di «flessibilità buona». Il modello ha però qualche ombra, come sul fronte dell’accesso femminile ad alcune professioni. Ai nuovi problemi nei settori immobiliare e bancario ora si somma la disoccupazione giovanile. Ma a Stoccolma la politica ha già iniziato a dare risposte efficaci: il governo è intervenuto sul mercato occupazionale, fornendo training e informazioni ai disoccupati e abbassando le tasse sul lavoro. Tutto senza compromettere i conti pubblici.

källa:Panorama
Giulia Guazzaloca

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.