Per fortuna esiste Ikea! Tanto sottovalutata, disprezzata,
derisa ma, alla fine, punto di riferimento di millioni di bisognosi inquilini
di appartamenti e villette che si rivolgono a Lei fiduciosi nella disperata
ricerca di mobili e complementi d'arredo dalla dubbia ed incalcolabile durata
ma dal sicuro costo contenuto. E poi vuoi mettere la soddisfazione di aver
speso dieci giorni della tua vita a bestemmiare in tutte le lingue che conosci
(antico babilonese incluso) completamente sommerso da viti, cacciaviti a
stella, trucioli, brugole di ogni foggia e dimensione, papiri di chilometriche
istruzioni ma di esser riuscito in qualche modo ad assurgere al divin ruolo di
carpentiere-falegname-capocantiere di successo creando praticamente dal nulla,
o quasi, con la sola forza delle tue mani, novello Mastro Geppetto, il
mastodontico armadio a 15 ante che tanto sognavi? Per non parlare della
capacità che solo ciò che fuoriesce dall'Ikea ha di stimolare la creatività e
riportarti a quella dimensione di "uomo primitivo" che deve risolvere
mille problemi usando solo l'ingegno ed i pochi, rudimentali strumenti messi a
sua disposizione.
Si spacca l'unica brugolina spessa un micron che danno in
dotazione per avvitare qualcosa come 230 viti lunghe come un dente di
tricheco...che fare? Come rimediare? E che dire delle viti? Sempre rigorosamente
contate, mai una in più per le emergenze casomai durante i dieci giorni di
lavoro una finisse malauguratamente persa o il gatto la facesse sparire chissà
dove. Ed è lì che millenni di nobile arte italiana dell'arrangiarsi
accumulatisi nei secoli a nostra insaputa nei meandri più reconditi dell'umano
DNA si fanno largo a spallate per riemergere in tutta la loro potenza e
consentirci di portare a termine l'impresa costruttiva nella quale ci siamo
imbarcati, quasi senza speranza, nel momento stesso in cui, pieni di grandi
aspettative e fiducia, abbiamo varcato la soglia gialla e blu con l'immensa
scritta "Entrata" di Ikea. Tu che fino a quel giorno non avevi mai
montato neppure una delle sorpresine dell'ovetto Kinder ti ritrovi a maneggiare
colle mai viste a presa ultrarapida, piallatrici, incudini e magli roventi...
il tutto perchè degli inresponsabili (svedesi...) non hanno pensato di metterti
a disposizione una vitina in più.
Ah l'Ikea....se non ci fosse bisognerebbe inventarla! E'
troppo stimolante!
Se il tuo rapporto di coppia sopravvive al montaggio di un
mobile Ikea ne uscirà decisamente più solido di prima perchè le probabilità di
divorzio durante l'assemblaggio di queste complicatissime poltrone ed infernali
tavolini sono altissime! (più il mobile è difficile più la percentuale di
rischio divorzio cresce in modo esponenziale). Ed è così che le stesse famiglie
che si rivolgono a Lei per arredare il loro nido d'amore potrebbero essere
distrutte dallo tsunami di stress e dalla pressione psicologica che il
montaggio di un mobile Ikea immancabilmente procura.
Qualche anno fa ricordo aiutai una mia amica a montare due
poltroncine bianche deliziose, tipo modernariato dei poveri, per una stanza un
pò nascosta che secondo lei aveva bisogno di un rinnovo nel look... non
l'avessi mai fatto. Per tre ore io e quella che oggi - a questo punto direi
miracolosamente - è ANCORA amica mia ci siamo praticamente insultati a raffica
come mai nella vita, roba da nervi a fior di pelle e desiderio neppure così
celato di colpirci vicendevolmente e ripetutamente dritti alle giugulari con i
cacciaviti a stella tanto eravamo tesi e spossati per colpa di quelle due
poltroncine del menga che poi, per la gioia di tutti, si sono rotte
praticamente la seconda volta che qualcuno ci si è seduto sopra.
Oggi (ieri), dopo mesi che mancavo dal super-store IKEA
Kungens Kurva (quella vicino casa mia), ho azzardato un pò più del solito forse
spinto da un eccessivo entusiasmo e mi sono lanciato nell'acquisto di 2 sedie
per la cucina dal momento che quelle storiche hanno ormai tirato le quoia cedendo
sotto il mio peso. Seduta e schienale invece di esser un blocco unico erano
separati e questo mi ha creato non poche difficoltà una volta arrivato a casa
ma, lavorando su ogni sedia separatamente e non commettendo l'errore dell`altra
volta, quello di voler montare il tutto in coppia con un lavoro di squadra (per
fortuna ero solo…), sono riuscito a venirne fuori anche con una certa maestria.
Soltanto una vite non c'è stato verso di infilarla nella sede a lei adibita per
malformazione congenita della stessa. E sono ahimè conscio del fatto che questa
sarà la causa del prematuro sfasciamento di una di queste sedie ma, per il
momento, cerco di non pensarci e di godermi le mie seggioline nuove... finchè
dura.
källa: My name is Ingrid (di loggiu2) |
Per non farmi mancare niente mi sono anche sparato due korv (hot-dog) ciccionissimi con tanto di fiumi di senape e ketchup per la modica cifra di 5 korone l'uno che sono serviti a rendere più sopportabile la snervante attesa nella lunghissima fila che mi separava dalla cassa...
sarà, ma forse sono di compensato anche loro.