Kavian Ferdowsi, ha lasciato il suo paese islamico,
l’Iran, dove aveva vissuto molti anni, nascostendosi per paura di venire ucciso
a causa della sua conversione al cristianesimo avvenuta nel 2003.
Arrivato in Svezia ha trovato una dura realtá; la mancanza di un permesso di soggiorno lo ha di nuovo costretto a nascondersi per anni, vagabondando di cittá in cittá; ha dormito sulle panchine o in baracche fredde alla periferia, é finito sulla strada a mendicare per potersi sfamare con i pochi spiccioli avuti dalla generositá dei passanti.
Dopo il tanto e a lungo aspettato permesso di soggiorno, e grazie all’aiuto della chiesa, le cose per lui sono cambiate. Ha trovato un piccolo appartamento dove potersi sentire sicuro. Ma il segno lasciato dal periodo trascorso a mendicare é stato profondo e ha perció deciso di mettersi al servizio di coloro che si trovano ad affrontare il freddo inverno per strada.
Kavian in un’intervista racconta che quando incontra un senzatetto scortese, riesce a scusarlo, perché lo puó capire, essendosi trovato anche lui nella stessa situazione. Da cristiano pensa che aiutando il piú povero degli uomini possa aiutare Gesú.
Il suo grande desiderio è di aiutare tutti coloro che soffrono, mettendosi al loro servizio. Lavora come volontario nella distribuzione del cibo della chiesa e il sabato e la domenica invece distribuisce lui stesso cibo raccolto o ricevuto in regalo. Una parte dei soldi che riceve dallo stato svedese, li regala a coloro che ne hanno piú bisogno. Nel tempo libero si ingegna a mettere insieme pezzi elettronici per creare oggetti nuovi. Desidera studiare per diventare ingegnere e spera che un giorno una delle sue invenzioni venga patentata per poter dare il ricavato ai bisognosi.
Da anni è possibile incontrarlo nelle strade di Stoccolma giá all’alba a distribuire caffé e cibo a tutti coloro che non hanno ne casa ne cibo.
Ha
aperto anche una sua pagina internet dove si
possono trovare informazioni per aiutare i senzatetto.
Insomma un nuovo Robin Hood dei tempi moderni in un mondo senpre piú globalizzato.
Arrivato in Svezia ha trovato una dura realtá; la mancanza di un permesso di soggiorno lo ha di nuovo costretto a nascondersi per anni, vagabondando di cittá in cittá; ha dormito sulle panchine o in baracche fredde alla periferia, é finito sulla strada a mendicare per potersi sfamare con i pochi spiccioli avuti dalla generositá dei passanti.
Dopo il tanto e a lungo aspettato permesso di soggiorno, e grazie all’aiuto della chiesa, le cose per lui sono cambiate. Ha trovato un piccolo appartamento dove potersi sentire sicuro. Ma il segno lasciato dal periodo trascorso a mendicare é stato profondo e ha perció deciso di mettersi al servizio di coloro che si trovano ad affrontare il freddo inverno per strada.
Kavian in un’intervista racconta che quando incontra un senzatetto scortese, riesce a scusarlo, perché lo puó capire, essendosi trovato anche lui nella stessa situazione. Da cristiano pensa che aiutando il piú povero degli uomini possa aiutare Gesú.
Il suo grande desiderio è di aiutare tutti coloro che soffrono, mettendosi al loro servizio. Lavora come volontario nella distribuzione del cibo della chiesa e il sabato e la domenica invece distribuisce lui stesso cibo raccolto o ricevuto in regalo. Una parte dei soldi che riceve dallo stato svedese, li regala a coloro che ne hanno piú bisogno. Nel tempo libero si ingegna a mettere insieme pezzi elettronici per creare oggetti nuovi. Desidera studiare per diventare ingegnere e spera che un giorno una delle sue invenzioni venga patentata per poter dare il ricavato ai bisognosi.
Da anni è possibile incontrarlo nelle strade di Stoccolma giá all’alba a distribuire caffé e cibo a tutti coloro che non hanno ne casa ne cibo.
Autrice: Antonella Tiozzo |
Insomma un nuovo Robin Hood dei tempi moderni in un mondo senpre piú globalizzato.