La Svezia corre verso le elezioni politiche: urne
aperte il 14 settembre, per un voto che quasi certamente riporterà la sinistra
al potere dopo otto anni passati all’opposizione. Il ritmo negli ultimi giorni
si è fatto più frenetico. A inizio settimana l’Alleanza per la Svezia (la
coalizione di centrodestra al governo dal 2006) ha illustrato il suo programma.
C’è spazio per i trasporti, con l’ammodernamento della linea ferroviaria e
maggiori collegamenti con la Danimarca. E poi condanne più dure per una serie
di reati come gli omicidi, gli stupri, le rapine. Il centrodestra promette di
accorciare i tempi necessari per aprire una azienda e per ottenere le
autorizzazioni per l’edilizia. Le tasse su alcol e sigarette aumenteranno. Le
imprese che assumono giovani potranno contare sulle agevolazioni e
l’apprendistato verrà reso più appetibile. Grossi investimenti nella difesa.
A distanza di poche ore hanno risposto Socialdemocratici
con un programma altrettanto pieno di obiettivi ambiziosi, primo fra tutti quello
che Löfven aveva già annunciato mesi da: portare la Svezia ad avere il tasso di
disoccupazione più basso d’Europa. E poi tanto altro. Un occhio di riguardo per
i trasporti e per l’ambiente, per rendere il paese indipendenti dai
combustibili fossili entro il 2050. Tanto spazio è dedicato alla scuola, con la
promessa di classi più snelle, insegnanti più pagati e preparati, più corsi di
formazione per chi vuole continuare a studiare e a tenersi aggiornato. Sul
fronte della politica estera, la Svezia dei socialdemocratici non entrerà nella
Nato.
Solo qualche giorno prima, il leader socialdemocratico
Stefan Löfven aveva presentato quella che lui stesso aveva definito “la più
importante promessa elettorale”: un piano per dare lavoro a 50mila giovani
svedesi. Quanto fatto fino a oggi dal governo di centrodestra (sgravi
fiscali, programmi di formazione) non ha dato i risultati sperati, ha spiegato
il leader socialdemocratico. Il costo dell’operazione immaginata da Löfven è
ingente: 6 miliardi di corone, oltre 800 milioni di euro. Stoccolma ha un
problema con i giovani che non lavorano: Löfven stesso ha ricordato che il
tasso di disoccupazione nella fascia d’età 15-24 è al 23,9 per cento in Svezia
contro il 12,4 della Danimarca.
Le elezioni di domenica prossima in Svezia potrebbero annche
segnare lo storico ingresso in parlamento dell'estrema destra svedese. Secondo
gli ultimi sondaggi infatti, il partito Democratici di Svezia (SD) si avvia a
oltrepassare per la prima volta nella sua storia la soglia del 4%, necessaria
per ottenere l'accesso al Parlamento. Il primo ministro uscente Frederik
Reinfeldt (centrodestra) ha gia' fatto sapere che con l'estrema destra in
parlamento ''sara' molto piu' difficile governare la Svezia''.
(diverse källor samt.A.Scafati)