Qualcuno mi ha scritto chiedendomi se mi ritengo fortunato: Non
so se devo considerarmi fortunato o sfortunato. Probabilmente più la prima che
la seconda, però ho avuto anch’io le mie sventure. Tre anni fa mi hanno diagnosticato
una diabete, mi hanno curato e da allora mi devo controllare sempre su tutto
quello che mangio. Ma soprattutto ho perso mia moglie, ormai quattro anni fa,
che ha sofferto a lungo prima di andarsene e che mi ha lasciato un grande vuoto
dentro. Per rimettermi in piedi ce n’è voluto, però la vita va avanti, mi sono
fatto forza e adesso mi posso definire un sereno pensionato che sa apprezzare
qual che ha. Ad esempio, sono in pensione da cinque anni e ogni mese ricevo
dallo Stato svedese un assegno che non è una grande cifra ma quando faccio i confronti
con le cifre delle pensioni medie che leggo sui giornali o con le incertezze
dei più giovani, mi sembra di essere dalla parte dei fortunati e comunque per
il mio tenore di vita sono sufficienti. E anche la salute, a parte
l’inconveniente che raccontavo prima, non mi ha abbandonato e mi consente di
fare ancora una vita quasi normale. Mi rendo conto ogni mattina che la vita
vale la pena di godersela veramente quando faccio le due cose che mi danno più
soddisfazione. Da quando sono in pensione sono venuto a vivere in una casa
vicino a questo lago e di buon mattino faccio una corsetta sulla spiaggia, ad
andatura leggera ma non meno di mezz’ora, se riesco a convincere qualcun altro
vado in compagnia, se no da solo. Poi torno a casa, faccio colazione abbondante
e la seconda cosa che mi godo ogni giorno è la passeggiata che faccio con la
mia cagnolina,Chicca, una bastardina che ho tolto da un canile alla quale sono molto
affezionato e con cui m’intendo a meraviglia. Poi il pomeriggio leggo, navigo
in internet o incontro i miei nipotini. Troppo poco? No, secondo me basta per
essere contenti.
Buon inizio settimana a tutti.