Tornare
a Stoccolma dopo aver passato qualche giorno nella "Piccola Città" è stata una tragedia.
Avevo paura di annoiarmi a morte senza niente da fare. E invece i
giorni sono passati in un lampo e nel momento della partenza mi sono pure
esibito in una piccola sceneggiata napoletana con tanto di declamazione
lacrimosa; “io in Svezia non ci voglio tornare, fa freddo!”
E cosa
si può dire a uno che il giorno prima di tornare a Stoccolma, si crogiolava sul
terrazzo di casa accarezzato dal dolce sole civitavecchiase gridava: “io mi
incateno a sto` terrazzo!”?
Perché è
vero che: “beato te Franco che sei in Svezia, che non sei costretto a sentire
tutte le cavolate di quel coglione di…, che se in un Paese civile ed evoluto,
in cui c’è rispetto per il prossimo, previdenza sociale, servizi, bella
pensione, spendi di meno”.
È anche
vero che: “è stata una tua scelta, hai fatto bene ad andartene perché qui
con il tuo diploma nemmeno il benzinaio sotto casa ti avrebbe assunto, sei
stato un uomo fortunato e oggi guarda come crescono bene i tuoi nipotini.”.
Tutto
sacrosanto!
Però il
bar sotto casa con i cornetti fumanti alle sei del mattino, e il mio
fratellone, e i carciofi di nonna Istrice…e tutti quelli che mi salutano da un marciapiede
all`altro come se non fossi mai partito, com`è difficile staccarsi dalle
proprie radici.
E il
sole a gennaio, ne vogliamo parlare?
E il
mezzo chilo di pizza salata con la mortadella al giorno?
E il
mare della “Piccola Città” che ti risuona nelle orecchie e ti porta a
chiederti cosa ne sarà di te quando l’infrangersi delle onde su questo scoglio
amico cesserà per sempre?
E quelle
dolci colline alle spalle della Piccola Città? Salutarle fa male. Hanno visto
tutto di te, hanno sbirciato quando “salavi” la scuola, sorriso quando ti
arrampicavi con la bicicletta sognando di diventare un grande campione. Non ti
hanno creduto quando ventenne ribelle hai detto: “Io quassù non ci vengo
più, questo posto mi sta stretto, voglio andare in Svezia”.
Sapevano benissimo che, un giorno anche se lontano, saresti tornato avido di rivederle quelle colline, cambiato, maturato e un pò rincoglionito…!
Sapevano benissimo che, un giorno anche se lontano, saresti tornato avido di rivederle quelle colline, cambiato, maturato e un pò rincoglionito…!
Ed è
quello che ho fatto. Sono tornado per riscoprire il mio vecchio e inconfessato
amore. Non piango io, "sono un duro", mentre guardo dall`aereo Roma
che si allontana, con orgoglio dico: “tornerò presto, a luglio, con i miei
nipotini, così potrò mostrare loro questa meraviglia!”
Baci svedesi a tutti.
Baci svedesi a tutti.