Uomini armati e con il volto coperto da maschere ”tipo
teschio” hanno fatto irruzione in un ristorante ed hanno cominciato a
sparare con armi automatiche tipo kalajsnikov. Almeno due persone sono rimaste
uccise e 10-15 persone sono state portate in ospedale alcuini in pericolo di
vita.
È accaduto ieri sera propio qui nella pacifica Svezia, nel locale Var
Krog a Göteborg, la seconda città del Paese.
Olla Brehm
La portavoce della polizia svedese
Ulla Brehm ha dichiarato: "Non c'è assolutamente nessun collegamento col
terrorismo". La sparatoria è avvenuta in una zona della città
tradizionalmente legata a violenze di bande organizzate. La Brehm ha aggiunto
che: è troppo presto per ipotizzare le motivazioni della sparatoria ma ci sono
segnali che possa essere connessa proprio alle bande operanti nella città. Io aggiungerei che; non facendo parte della ”cultura svedese,” questi
episodi sono il prezzo che si paga quando per far vedere al mondo quanto siamo: ”belli, bravi e buoni” si è disposti ad importare oltre alla disuccopazione di mezza Europa anche
il resto, compresi; ”i brutti, sporchi e cattivi…” Aggiornamento:
Al momento la polizia esclude il movente terroristico per la
sparatoria avvenuta nella serata di mercoledì in un pub di Göteborg, in cui
sono rimaste uccise due persone e ferite una quindicina, alcune in modo grave.
Secondo testimoni, almeno due uomini sono entrati nel locale
e hanno aperto il fuoco con armi automatiche, prima di fuggire su un’auto. La
portavoce della polizia, Björ Blixter, ha detto che la pista più accreditata è
quella di un regolamento di conti tra bande rivali. Il quartiere periferico di
Biskopsgarden, dove è avvenuto il fatto, è considerato infatti terreno abituale
d’attività della criminalità organizzata. L`intera zona è stata sigillata dagli agenti, che ricercano
i due autori della sparatoria, ma finora non ci sono stati fermati.
Nella foto Petar Petrovic, 20 anni,ucciso mentre stava
uscendo dal locale, dopo aver appena aquistato cibo da asporto, con l`unico
torto di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
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Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.