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La concorrenza sempre più pesante nel settore dei cellulari
lascia migliaia di 'vittime' al lavoro in Svezia, dove Sony si appresta a
licenziare circa mille persone. Il colosso dell'elettronica giapponese andrà
giù con le forbici nello stabilimento di Lund, nella parte meridionale del
Paese scandinavo, dove la sua presenza è in realtà una eredità lasciata dalla
Ericsson, ex produttore dei telefonini passato nell'orbita dell'azienda
nipponica.
La notizia è stata riportata 4 settimane fa dall'Afp, che l'ha appresa da fonti sindacali. Il dato complessivo dei licenziamenti in arrivo è stato dato lunedì mattina ai dipendenti, senza però precisare alcun calendario della soppressione di posti di lavoro. Di contro, da parte dell'azienda l'agenzia non ha avuto indicazioni per il fatto di non trovare portavoce disponibili a commentare. Il sindacato ha lamentato in una nota la "decisione molto opinabile" da parte di Sony. La divisione Mobile dell'azienda giapponese è come detto in serie difficoltà vista l'abbondante concorrenza nei telefoni cellulari, e il gruppo ha annunciato all'inizio di febbraio che il nuovo obiettivo di tagli in questo settore sarebbe salito a 2.100, contro i 1.000 indicati in precedenza. L'idea di Sony è di far 'dimagrire' del 30% l'organico di una divisione che ha registrato da sola una perdita di 1,2 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre del 2014.
Sony aveva acquistato nel 2012 il 50% di Sony-Ericsson detenuta dalla dalla produttrice svedese di attrezzature e device per le telecomunicazioni, Ericsson. Il marchio, noto al pubblico per i suoi telefoni Xperia, non è stato in grado di sfondare sul mercato e di battere la concorrenza della sudcoreana Samsung, che ha dominato il mercato finora ma è stata recentemente travolta anch'essa dai produttori low cost cinesi e dalla forza sempre al massimo di Apple. La strategia dell'azienda del Giappone è ora di concentrarsi su mercati che però sono difficilmente redditizi come la componentistica, i giochi, musica e film, riducendo nel frattempo la sua esposizione alle attività più volatili come i telefoni cellulari e i televisori.
La notizia è stata riportata 4 settimane fa dall'Afp, che l'ha appresa da fonti sindacali. Il dato complessivo dei licenziamenti in arrivo è stato dato lunedì mattina ai dipendenti, senza però precisare alcun calendario della soppressione di posti di lavoro. Di contro, da parte dell'azienda l'agenzia non ha avuto indicazioni per il fatto di non trovare portavoce disponibili a commentare. Il sindacato ha lamentato in una nota la "decisione molto opinabile" da parte di Sony. La divisione Mobile dell'azienda giapponese è come detto in serie difficoltà vista l'abbondante concorrenza nei telefoni cellulari, e il gruppo ha annunciato all'inizio di febbraio che il nuovo obiettivo di tagli in questo settore sarebbe salito a 2.100, contro i 1.000 indicati in precedenza. L'idea di Sony è di far 'dimagrire' del 30% l'organico di una divisione che ha registrato da sola una perdita di 1,2 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre del 2014.
Sony aveva acquistato nel 2012 il 50% di Sony-Ericsson detenuta dalla dalla produttrice svedese di attrezzature e device per le telecomunicazioni, Ericsson. Il marchio, noto al pubblico per i suoi telefoni Xperia, non è stato in grado di sfondare sul mercato e di battere la concorrenza della sudcoreana Samsung, che ha dominato il mercato finora ma è stata recentemente travolta anch'essa dai produttori low cost cinesi e dalla forza sempre al massimo di Apple. La strategia dell'azienda del Giappone è ora di concentrarsi su mercati che però sono difficilmente redditizi come la componentistica, i giochi, musica e film, riducendo nel frattempo la sua esposizione alle attività più volatili come i telefoni cellulari e i televisori.
(källa: economia e finanza)