L'azienda dà il via a un nuovo piano di contenimento dei
costi dopo quello di novembre 2013: risparmi per un miliardo di euro in tre
anni. I tagli nell'R&D e nella catena di approvvigionamento. 1.125 i
licenziamenti solo a Stoccolma.
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Nuovi tagli in vista per Ericsson. Dopo il piano di ristrutturazione
annunciato a novembre 2013, l’azienda svedese di telecomunicazioni, da' il via
a un nuovo step per la riduzione dei costi, che prevede 2.200 ulteriori
licenziamenti in Svezia.
La ristrutturazione, si legge in una nota dell’azienda, sarà
mirata soprattutto su due settori, "ricerca e sviluppo” e “catena di
approvvigionamento".
Secondo i calcoli fatti dall’azienda il nuovo piano di
riduzione dei costi consentirà risparmi complessivi per 9 miliardi di corone
svedesi, circa un miliardo di euro, da qui al 2017.
Hans Vestberg |
Risale invece all’autunno l’annuncio di Ericsson di
voler puntare in modo sempre più deciso sul proprio core business, la rete, per
migliorare le proprie prestazioni e i propri prodotti in termini di
competitività. Così la casa svedese ha smesso di sviluppare i modem per i
telefoni portatili, sia a fronte di una concorrenza troppo aggressiva sui
prezzi sia perché i suoi prodotti si trovavano ad affrontare una competizione sempre
più spietata sul mercato.
Le decisione di Ericsson di tagliare proprio in
Svezia 2.200 posti di lavoro arriva due giorni dopo un annuncio analogo di Sony,
che aveva manifestato la volontà di sopprimere circa mille posti di lavoro nel
Sud del Paese, in uno stabilimento ereditato dalla ex joint venture con Ericsson.
I tagli di Ericsson ricadranno sugli stabilimenti
distribuiti su tutto il Paese, anche se la città più interessata sarà Stoccolma,
dove sarebbero stati individuati 1.125 esuberi, mentre è prevista la chiusura
dello stabilimento di Katrineholm, nel Sud-Est della Svezia, che dà
lavoro a 400 persone.
källa: ekonomi och finans