venerdì 9 novembre 2018

La Svezia da a una attivista salvadoregna il premio in memoria di Per Anger.

La salvadoregna Teodora del Carmen Vásquez, che è fu condannata a 30 anni di carcere per un aborto, è stata onorata oggi con il Premio per i diritti umani di Per Anger, assegnato dal governo svedese. Vasquez, che ha sempre affermato che l'aborto è stato spontaneo e non provocato, ha trascorso undici anni in prigione, che ha lasciato lo scorso febbraio dopo che un tribunale ha ridotto la sua pena. La giuria ha motivato il premio per la necessità di attirare l'attenzione sulle "devastanti" conseguenze che le leggi "restrittive" contro l'aborto di El Salvador hanno sulla vita delle donne e ha sottolineato che Vasquez ha faticato a cambiare la legislazione mentre era imprigionato come dopo essere stato rilasciato.
La presidente della giuria Ingrid Lomfors
"Teodora del Carmen Vásquez ha trasformato un dramma personale in forza per aiutare gli altri, e continuare a combattere dopo dieci anni di prigione non è solo unico, richiede anche molto coraggio", ha detto in una nota la presidente della giuria Ingrid Lomfors.
Per Anger era segretario della legazione diplomatica svedese a Budapest
Nella lettera, Vásquez considerava il premio "un simbolo per continuare la lotta per i diritti umani delle donne".
Il Premio Per Anger è stato creato nel 2004 dal governo svedese per promuovere i diritti umani e la democrazia ed è consegnato ogni anno dal Forum for Living History, un'organizzazione che riferisce al Ministero della Cultura, su proposta di diverse organizzazioni non governative.
Per Anger (nella foto) era segretario della legazione diplomatica svedese a Budapest ed è stato colui che ha preso l'iniziativa di salvare molte persone dalle persecuzioni e dalle esecuzioni durante l'occupazione nazista in Ungheria. Vasquez dette alla luce un bambino morto nel 2007, dopo aver provato improvvisi e fortissimi dolori mentre lavorava.
Il Ministero della Giustizia di El Salvador ha commutato la condanna di Teodora, ma non ha annullato la dichiarazione di colpevolezza o riconosciuto la sua innocenza.
A El Salvador, le donne che soffrono di complicazioni durante la gravidanza che provocano aborti spontanei e morti di feti di solito sono sospettate di avere un aborto, proibito in tutte le circostanze.
Il 15 febbraio di quest’anno, a seguito della mobilitazione nazionale e internazionale in suo favore, Teodora è stata rilasciata “per ragioni di giustizia ed equità”.
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Ecco le parole di Teodora quando ha saputo del premio:
“Durante gli anni trascorsi in carcere per qualcosa che non avevo fatto, ho sofferto enormemente. Io sono l’esempio della sofferenza delle donne e delle ragazze di El Salvador. Dopo aver avuto un’esperienza del genere, mi sono impegnata ad agire in favore delle donne nelle mie stesse condizioni. Dobbiamo aiutarci le une con le altre affinché a nessun’altra capiti ciò che è accaduto a me. Voglio che le altre donne in carcere siano rilasciate. Per questo, il premio Per Anger non è principalmente per me: è per la lotta in favore dei diritti umani delle donne”.
by: Franco Fazio riproduzione vietata
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Sono andato, tornato, ripartito.

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E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.