Il punto e’ proprio in quella parola: “vivere”… Ma qual e’ il metro di misura? Vivere secondo chi? Secondo quali parametri? Chi ha detto che dovremmo essere tutti dei Patrick De Gayardon, dei Casanova, degli Onassis, degli Einstein, piuttosto che persone chi si sanno godere il momento magari anche davanti ad un buon film e un bicchiere di vino?
La semplicitá non è banalizzazione, non è rinuncia ai propri sogni e desideri. È casomai ripudio di quei sogni e desideri che nostri non sono. Di quelle aspirazioni che non servono veramente a noi; servono, a ben vedere, solo a sentirci al pari o superiori agli altri, ad essere accettati ed ammirati dai componenti della società attraverso quei parametri che la societa' stessa ha costruito e imposto, esplicitamente o sommersamente - attraverso il richiamo anticonformista alla rottura delle regole (ipocrita, perchè falso: è sempre la società stessa che detta sia le regole che... le regole per trasgredire alle regole).
Non si smette mai di imparare, è vero. Chi crede di poter smettere è egocentrico e illuso. Ma dopo un pò inizia a fare capolino il sospetto che al mondo esistano soltanto “cose puntuali” da imparare, non segreti che portano a panacee capaci di trasformarci tutti in superuomini.
Che ne dite di lasciare i desideri di presunta superiorita', quando non di onnipotenza, agli altri? (Come ho già detto in un altro post…!)
Io l`ho già fatto da molto tempo... lo so, vi sembrerò presuntuoso ma ho da tempo abbracciato quello che descrivo...perché ho capito ormai da tempo che la ricerca della superiorità e dell'onnipotenza non mi appartiene... adoro la semplicità ed essere quello che sono... senza bisogno di apparire esagerato o altro. Sto bene così, con i miei pensieri, e riflessioni...fra i grandi che ho nominato ce ne uno che mi ha insegnato a essere umile... dalla sua anima ho appreso l'essenza della vita... si tratta di Einstein...ho
con me e adoro la foto di lui nel mio ufficio... diceva che non bisogna guadagnarsi da vivere con quello che aspiriamo a fare... proprio come fece lui...eppoi ripeteva sempre che la fama lo rendeva sempre più stupido...proprio lui che era un genio...
Buona giornata a tutti da nonno Franco!