"Erano
appostati fuori dall'edificio e aspettavano che le ragazze uscissero per la
loro passeggiata per proporre loro un lavoro come modelle": l'accusa è
chiarissima e la denuncia senza mezzi termini, come è giusto che sia. Le parole
riportate dal quotidiano Metro, dell'edizone svedese, sono esattamente quelle
della direttrice del Centro di Stoccolma per i disturbi alimentari, la quale,
accortasi degli "scouters" fuori dalla clinica, ha deciso di
denunciarli.
Anna-Maria af Sandeberg |
Nell'intervista al giornale svedese, Anna-Maria af Sandeberg,
questo il nome della direttrice, ha spiegato i dettagli di questo terribile
recruitment. Nella struttura, la più grande di tutto il Paese, vengono curate
1700 ragazze, fra cui, alcune, sono persone gravemente malate, alcune delle
quali in sedia a rotelle. Direttamente fuori dai cancelli dell'edificio, alcuni
emissari di un’agenzia di modelle aspettavano che le pazienti uscissero per
proporre loro il lavoro, senza alcuno scrupolo sullo stato della ragazza
scelta: "non avevano nessun limite nel loro processo di reclutamento"
ha specificato la responsabile "una delle ragazze contattate era in una
sedia a rotelle, a caua della sua magrezza" ha poi aggiunto.
Ma non è
finita qui, Metro ha infatti intervistato anche una paziente Angelica Karlsson
che ha confermato il racconto della direttrice, aggiungendo particolari e
testimoniando questo orribile reclutamento: "ero gravemente denutrita, non
andavo a scuola e i dottori mi avevano informato che stavo rischiando la vita.
Poi l'agenzia mi ha contattato ed io sono stata lusingata e ho pensato che
finalmente avevo raggiunto l'ideale per il quale avevo lavorato così duramente.
Questa cosa in realtà mi ha fattto malissimo e ha distrutto il lavoro
che i medici stavano facendo. Ho
messo in discussione quello che mi dicevano i medici e ho ritardato la mia
guarigione".
Angelica Karlsson |
In mancanza di un codice etico che regolamenti la materia è il web a fare da traino, con alcune iniziative contro l’anoressia. Proprio in Svezia, alcuni anni fa, la Åhlens, una catena di biancheria e di moda, decise di utilizzare per i proprio servizi fotografici dei manichini “curvy” che indossavano biancheria intima. Recentemente le foto di quell’esperimento sono state ripubblicate su Facebook, con un grande apprezzamento da parte della rete.
Victoria di Svezia |
Prima testimonial della lotta contro i disturbi alimentari, in Svezia, è la principessa Victoria. Alla fine degli anni Novanta l’erede al trono del Paese fece molto discutere per un grave episodio di anoressia, poi superato.
Dopo aver ammesso di essersi ammalata, Vittoria oggi è impegnata in numerose campagne contro la malattia.