“La Svezia non è più buonista” scrive Libero, “schedati 4000 rom pericolosi”. Maurizio Stefanini
su Libero racconta e descrive la “guerra tra faide, con scontri feroci e uso di
esplosivi a Lund”:
La polizia svedese sta schedando i rom: 4mila nomi
messi nero su bianco che rischiano di far traballare la fama di tolleranza e
multiculturalità di quello che si vanta di essere il più progressista tra i
Paesi della progressista Scandinavia. La notizia, fatta trapelare dal
quotidiano Dagens Nyheter già a settembre, è arrivata a un punto di svolta in questi
giorni con la presa di posizione della Säkerhets-och integritetsskyddsnämnden:
quella Commissione sulla Protezione della Sicurezza e dell’Integrità composta
da 10 membri – due giudici come presidente e vicepresidente e otto eletti dal
Parlamento – il cui incarico è appunto quello di sorvegliare la correttezza dei
comportamenti di polizia, servizio segreto e organismi di sicurezza in genere.
E il responso è stato che, sì, presumibilmente la polizia
della regione della Scania ha fatto un bel po’ di irregolarità nel raccogliere
una lista di 4000 nomi, tra cui un migliaio di minorenni a volte perfino di due
anni di età, qualche defunto e gente che viveva fuori della regione. «È
nostro dovere fare indagini per combattere il crimine», si è giustificato il
responsabile del dipartimento investigativo Stefan Sinteus, nello spiegare come
per venire a capo di una faida tra famiglie attorno alla città di Lund
degenerata in una vera e propria guerra mafiosa con l’uso di mitra e esplosivi
si è iniziato a annotare le persone coinvolte e le loro reti di conoscenze,
fino appunto a raggiungere quella quantità di nomi. Il registro è stato però
prorogato senza una giustificazione pertinente. Non solo: secondo la
Commissione il suo utilizzo non sarebbe stato segnalato e non sarebbe stato
indicato chi era sospetto. Ma anche se i 4000 nomi sono quasi tutti di rom e
l’indicazio – ne in testa alla lista porta un Kringresande che sta più o meno
per Nomadi, tuttavia c’è anche qualche non rom. Così è saltata l’accusa più
grave: quella di aver compilato una lista di scheda- tura etnica, cosa che in
Svezia è oggi vietatissima. È però di origine rom Adam Szoppe: un giornalista
della radio pubblica, che dai servizi del Dagens Nyheter ha scoperto di essere
a sua volta finito nella lista, assieme alla moglie e a tre dei loro quattro
figli, compresa una di tre anni. E a sua volta ha rilanciato la polemica. Anche
uno dei partiti della coalizione governativa di centro-destra, il liberale
Partito Popolare, ha chiesto una com- missione d’inchiesta.
Per la verità, i rappresentati dei rom svedesi, che
proprio nel 2012 hanno celebrato i 500 anni dal loro arrivo nel Paese, dicono
di «non avere ovviamente paura di una pulizia etnica». Ma ritengono che una
schedatura del genere è comunque inquietante. La cosa da tenere presente è che
la Svezia tra 1935 e 1976 ebbe una legge eugenetica particolarmente feroce per
cui oltre 60.000 persone, in prevalenza donne, furono sottoposte a interventi
di sterilizzazione forzata. La cosa era stata fatta praticamente di soppiatto,
e la polemica non sarebbe esplosa che nel 1997, con un famoso articolo
pubblicato pure dal Dagens Nyheter, che in particolare ricordava il caso di un
sedicenne di nome Niels: sterilizzato nel 1968 perché era «un sangue misto
sessualmente precoce». Il record si era raggiunto con i 1747 interventi del
1945 e 1847 del 1946: proprio mentre gli Alleati chiudevano i lager nazisti.
Due grandi sostenitori della sterilizzazione degli elementi parassitari della società proprio per contenere i costi del Welfare scandinavo furono proprio i due massimi teorici del modello socialdemocratico svedese: i coniugi Gunnar e Alva Myrdal, lui Nobel per l’Economia nel 1974, lei Nobel per la Pace nel 1982. Approvata con un governo socialdemocratico, la legge sulla sterilizzazione fu abrogata solo quando dopo quarant’anni di governo ininterrotto i socialdemocratici finirono all’opposizione. I rom erano stati tra le principali vittime di quella legge, e proprio per servire questo programma di eugenetica nel 1942 erano stati soggetti a schedatura.
Per questo il tema è ancora bollente.
Due grandi sostenitori della sterilizzazione degli elementi parassitari della società proprio per contenere i costi del Welfare scandinavo furono proprio i due massimi teorici del modello socialdemocratico svedese: i coniugi Gunnar e Alva Myrdal, lui Nobel per l’Economia nel 1974, lei Nobel per la Pace nel 1982. Approvata con un governo socialdemocratico, la legge sulla sterilizzazione fu abrogata solo quando dopo quarant’anni di governo ininterrotto i socialdemocratici finirono all’opposizione. I rom erano stati tra le principali vittime di quella legge, e proprio per servire questo programma di eugenetica nel 1942 erano stati soggetti a schedatura.
Per questo il tema è ancora bollente.