Su, venite intorno al presepe che vi svelo il segreto di
Natale. È un segreto semplice, banale, ma nessuno ci bada. Ve lo dico a
rovescio: provate a festeggiare Natale solo tra coetanei, di qualunque età voi
siate. E provate a festeggiarlo solo tra persone dello stesso sesso, amici o
coppie omo, non importa. In ambo i casi non sarà Natale. Qualunque altra festa,
magari, pure Capodanno, ma Natale no. È la festa 0/99. Non è Natale senza
vecchi e bambini. Manca qualcosa di essenziale, di familiare, di nuovo e
d'antico. E non solo perché i vecchi e i bambini sono poi i veri credenti nel
Natale, per tradizione o magia, per residua fede o per novità. Né solo perché
le due categorie estreme sono più prossime al cielo, e magari usano ancora
pregare, credono ai miracoli e agli eventi naturali che diventano
soprannaturali. Ma perché il Natale è la festa che unisce le generazioni, i
sessi, le famiglie, i cugini, le zie, le quattro età della vita: l'infanzia, la
giovinezza, la maturità e la vecchiaia. E gli indispensabili sono loro, gli
opposti estremisti. Non è Natale senza di loro. Poi, magari, a Natale ti annoi,
i pranzi ti sfondano e ti rompono, sogni l'evasione, non sopporti nonni e nipoti
e la loro santa alleanza per infliggerti la tombola. Ma quando poi non ci sono,
avverti un buco come una mangiatoia nel tuo cuore.
E in processione senza di loro, chi porta il Bambino, chi vi costringe a cantare? A costo di adottarli, non dico di noleggiarli, procuratevi per Natale vecchi e bambini, anziché preoccuparvi solo dell'abbacchio.
källa:M.Veneziani. |
E in processione senza di loro, chi porta il Bambino, chi vi costringe a cantare? A costo di adottarli, non dico di noleggiarli, procuratevi per Natale vecchi e bambini, anziché preoccuparvi solo dell'abbacchio.