Il leader del Partito Socialdemocratico svedese Stefan Löfven |
Lavoro, scuola, welfare. È una ricetta con tre ingredienti
principali, quella che il Partito Socialdemocratico svedese ha in testa
per risollevare un paese che non riesce ancora del tutto a scrollarsi di dosso
gli effetti della prolungata crisi economica. In Svezia si vota il prossimo
settembre e i sondaggi lasciano poco spazio all’immaginazione: dopo otto
anni di governo, il centrodestra sembra sconfitto in partenza.
Nel corso di un’intervista con l’agenzia Reuters, il leader
del Partito Socialdemocratico svedese Stefan Löfven ha ripetuto ancora
una volta qual è la Svezia che immagina e come intende governare il suo paese.
Gli svedesi negli ultimi anni sono diventati mediamente più ricchi. Il paese
dovrebbe crescere del 2,5 per cento quest’anno. Nel 2015 le cose potrebbero
andare ancora meglio. Ma la disoccupazione
che non scende (8,6 a marzo) e un progressivo logoramento del tessuto
del welfare stanno spingendo gli elettori verso il centrosinistra, visto
tradizionalmente come migliore interprete di temi come il lavoro e lo stato
sociale.
La Svezia ha bisogno di più fondi da destinare al welfare,
i tagli decisi negli anni scorsi dal governo di centrodestra sono stati
controproducenti, ha spiegato Löfven, secondo il quale è fondamentale gestire
oculatamente le finanze pubbliche. La graduale riduzione delle tasse portata
avanti dai conservatori non è servita a risollevare l’occupazione, ha aggiunto,
ma solo a soddisfare motivazioni ideologiche. “Siamo di fronte a un bivio
nella politica svedese” ha dichiarato, “continuare a tagliare le tasse o
usare i soldi per investire in case, educazione e lavoro. Noi scegliamo la
seconda opzione. Noi investiremo, non taglieremo le tasse”.
Ma le tasse restano lo stesso uno di quegli argomenti da maneggiare
con cautela. Anche in Svezia. Stefan Löfven ha dimostrato già nei mesi
scorsi di esserne consapevole. Alla Reuters il leader del Partito
Socialdemocratico ha detto che in caso di vittoria il suo partito non intende
proseguire sul terreno della riduzione delle tasse, ma le imposizioni fiscali
non saliranno troppo: non ci sono bersagli precisi a cui alzare le imposte, né
torneranno tasse abolite dall’attuale governo.
Non sono novità, quelle che Löfven ha detto al cronisti
della Reuters. Complice anche la tappa intermedia delle elezioni europee, in
Svezia la campagna elettorale è cominciata da mesi: la stampa
ha ribattezzato
il 2014 il ‘super-anno elettorale’. I sondaggi fotografano quasi
settimanalmente la situazione: l’Alleanza per la Svezia – la coalizione di
centrodestra che governa il paese dal 2006 – è data al 38 per cento. Partito
Socialdemocratico, Verdi e Partito della Sinistra metterebbero insieme il
52.
källa:ilmessaggero |
"Staremo a vedere..."