1) Secondo l’Economist
la Svezia è il paese più democratico dell’anno.
2) Non è affatto vero
che ha il maggior numero di suicidi, non è nemmeno tra i primi 10 in europa.
3) Secondo il World
Economic Forum si tratta della nazione più competitiva dal punto di vista
economico.
4) Gli svedesi si
fidano maggiormente di Ikea che della chiesa.
5) L’ultima guerra a
cui hanno partecipato risale al 1813.
6) Secondo la BBC è il
secondo paese in quanto a qualità della vita.
7) Tuo figlio potrebbe
chiamarsi qualcosa come Cedarson.
All`ora perchè non farlo? direte voi,
ma perchè è crollato uno dei miti del Novecento, quello degli svedesi alti, biondi e socialdemocratici.Cosa
puo aver spinto uno dei popoli più ricchi e benestanti d'Europa a cambiare così
radicalmente registro? Cosa puo aver provocato questa voglia di provare la via
liberalconservatrice dopo decenni di successi economici e sociali?
La risposta non è poi
così difficile, basta aver vissuto in Svezia negli ultimi tempi. Il problema dell'immigrazione è sempre
più sentito tra la gente, nonostante la proverbiale (e quella sì, invidiabile) tolleranza
scandinava. Provate a salire su un bus in una qualsiasi grande città svedese
(Stoccolma, Uppsala o Malmö) e vi accorgerete che di svedesi alti e biondi non
ce n'è nemmeno uno. Tutti immigrati, tutti arabi, maghrebini, senegalesi,
turchi. Anche un “terrone” come me, in momenti come questi si sente nordico.
Strana sensazione da provare in Svezia, non credete? Eppure la situazione è
proprio questa.
"Gli
immigrati sono invogliati ad andare a vivere in Svezia a causa del latte che
possono succhiare indisturbati dal seno dello Stato balia. Mica scemi, questi
immigrati.".(ha detto un politico del quale non ricordo il nome).
Ma un welfare state di
stampo scandinavo non può reggere l'urto di grandi masse che spingono alle
porte della cassaforte statale.Questo sistema socioeconomico puo aver successo
solo con un bacino di popolazione limitato. L'immigrazione, dunque, cardine
principale della svolta svedese? Forse, ma non solo. L'argomento principe della
campagna elettorale è stato quello fiscale e tributario.
Agli svedesi piace
avere tutto a portata di mano a spese dello stato, questo è fuori discussione.
Ma ad un certo punto anche loro si sono chiesti se fosse una cosa realmente
invidiabile essere ai primi posti nel mondo per pressione fiscale e prelievo
contributivo. E la risposta sembra essere stata abbastanza chiara. "Va bene il
welfare state, ma non siamo mica fessi!"
Se ne sono accorti anche i Moderati che hanno perso le elezioni avendo sbagliato l`approccio adottato nei confronti dell'elettorato. Anche se non hanno mai detto smantelliamo completamente lo stato sociale. (ma quasi..) Troppo shock per un paese abituato a vivere in un certo modo da decenni tanto che nel giro di quattro anni una grossa parte dell`elettorato ha rivolto le loro preferenze verso i "Democratici Svedesi" (partito xenofobo) i quali hanno più che raddoppiato il proprio elettorato togliendo voti propio ai Moderati dell’ex premier Reinfeldt.
Tina Hallgren Bengtsson |
Välkommen hem främling.