Si sa che noi uomini quando i figli sono ancora bambini non
ci dedichiamo troppo a loro e solo quando crescono siamo più presi dal rapporto
con loro. Forse per le generazioni dei genitori trentenni e quarantenni di oggi
é un po’ diverso, ma io mi ricordo che il sottoscritto e anche i miei amici
quando i figli avevano due o sei anni eravamo molto presi dal lavoro e dallo
sport e davamo poco tempo ai figli. Adesso i miei figli sono adulti, la
maggiore è mamma di due bambini e il secondo é un ragazzone di 35 anni. La femmina
si è fatta una famiglia, il maschio è uno scapolone inpenitente, tutti e due
abitano a Stoccolma mia figlia a dieci minuti di macchina da dove abito io.
Domani domenica in Svezia ricorre "Fars Dag" (il giorno del papà). Così hanno deciso festeggiarmi passando un giorno con me a casa di mio figlio,
tutti insieme come ai vecchi tempi, in più ci saranno i nipotini, con il loro papà, che oramai considero come terzo figlio. E’ bellissimo! Che soddisfazione vederli grandi, autonomi,
adulti con cui posso parlare di tutto. Li abbiamo cresciuti noi così e vedere
come sono diventati mi riempie di orgoglio.
Non mi sentirò mai solo,
anche se un giorno dovessi ritrovarmi solo, sapendo che loro esistono.