Liza Marklund |
Annika Bengtzon,
giornalista di Stoccolma affronta una nuova inchiesta:questa volta mi sono
sentito anche un pò coinvolto avendo la Marklund ambientato il suo ultimo libro
nei pressi di una scuola materna di un quartiere non molto lontano da casa mia.
Dove sotto un mucchio di neve
viene ritrovato il corpo di una donna. Si tratta della quarta giovane
madre che cade per mano di un assassino, pugnalata alle spalle. Ma non è tutto,
mentre Annika indaga, il marito, funzionario al Ministero della Giustizia,
inviato a Nairobi, viene sequestrato al confine tra Kenya e Somalia e i
rapitori chiedono un riscatto esorbitante. Da qui prende il via; Du gamla, du fria che non c`entra
niente con il titolo della versione italiana; Linea di confine (edito da Marsilio).
L’autrice,
giornalista professionista come la sua eroina, racconta (conoscendolo molto
bene) il mondo dei media e i meccanismi usati per distorcere la realtà. Anche
se, proprio in fondo, nella pagina dedicata ai ringraziamenti, Liza Marklund si
premura di ricordare che alcune cose che lei descrive (come il fatto che i
funzionari governativi svedesi abbiano una polizza assicurativa che li tuteli
in caso di rapimento) siano frutto della sua fantasia. Soprattutto perché se lo fosse, lei non lo scriverebbe
perché questo aumenterebbe il rischio di rapimenti. “In questo romanzo”, dice “mi
sono attenuta a uno scenario fittizio che forse è abbastanza vicino alla realtà
o forse non lo è affatto. Meglio per tutti non saperlo”.
James
Patterson ha detto: "Prendete un
libro di Liza Marklund, leggetelo fino alla fine, poi aspettate che la libreria
riapra, e compratene un altro"
Anche io vi consiglio di comprarlo,
è molto bello!
Buona giornata a tutti da franco