Ed eccomi qua: sono tornado nella mia casetta in Svezia e mi
ritrovo solo come un coglione, con in mano una tazza di brodo di pollo fatto prima di partire,
riscaldato in un tazzone bianco pallido nel forno, senza pastina però, alla
svedese.
Me lo
stringo in mano per riscaldarmi. Qui sprofondato sul divano, lanciando sguardi
fuori alla finestra, dove si vedono gli alberi inbiancati da una leggerissima spruzzatina
di neve nuova. Sì, veramente poca, deve essere di ieri. Scesa solo per rompermi le palle.
Finirà mai
quest’accidente d’inverno? Mi sento stanco, stanchissimo, questo il più lungo
della mia vita. Proprio un inverno lungo, gelo dentro e fuori. Beh, quello
interno ha poco a che fare con l’altro, e forse è anche peggio. Vorrei essere
più cinico, io. Ci provo tanto, ma non mi riesce bene. Ma continuo a tentarci.
Nient’altro
da dire, e questo post è un bel pò di nonsense rambling… E allora…? È il mio
blog e ci scrivo che cavolo mi pare.
Punto e
basta.