Un libro per Capodanno.
Padre e figlia vagavano tra i banchi della Feltrinelli, a
Roma. Lui avrà suggerito a sua figlia di comprare al suo ragazzo o a suo
fratello un libro per Capodanno e lei gli ha risposto: Ciccio non legge, mò je
faccio un peluche. Oddio che pugnalata alle spalle per chi vive di libri e
giornali. Ciccio, Ciccio, perché non leggi? Sei la disperazione mia e di quella
razza libridinosa che, presa dalla lettura, non si riproduce più e rischia
l'estinzione. Dai, uno sforzo, nemmeno in vacanza puoi smettere un po' di
smanettare sullo smartphone, sul pc, sull'iPad? È come fumare sigarette
elettroniche, ma vuoi mettere quelle vere, di carta? Non ti rendi conto che qui
sta finendo una civiltà millenaria col tuo peluche al posto dei libri? Nessuno
ti dice di diventare come noi, malati terminali di lettura, etnia cartivora in
via di scomparsa. Gioca, digita, chatta, fai tutto il resto, ma perché non
includi nel tuo programma di vita anche un'ora al giorno, pure spezzettata in
quattro miseri quarti d'ora, di lettura, libri o giornali? Leggere è ginnastica
della mente come gli esercizi fisici servono per il corpo, mica li puoi sostituire
col tablet... È come il sesso, lo fai col peluche e il touch screen?
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by:M.Veneziani |
Ma non ti
senti umiliato da lei che frequenta quella casa di perdizione, la libreria, e a
te compra il peluche? I diritti umani, la dignità della specie, quella modesta
centralina chiamata cervello, non si ribellano a sentirti trattato come un
bamboccio da spupazzare? Dai, Ciccio, leggi, se non vuoi diventare un peluche.