Al profumo del caffè appena fatto.
A quello del latte e dei biscotti che invade la cucina.
All’odore di cioccolato che ti rende, forse, un po’ più dolce.
Al profumo che lascia un genitore quando esce di casa.
A quello che senti quando la sera ti da il bacio della buonanotte.
Al profumo della pelle di un bambino piccolo.
A quello che morderesti per quanto è buono.
A quei profumi che ti regalano e che, da quel giorno, diventano tuoi.
Buongiorno a chi “e poi un sabato mattina ancora sulla pelle il tuo profumo”.
A chi quel profumo gli ricorda qualcuno, non una persona a caso.
A chi non lo può più sentire.
A chi appena lo sente gli si chiude lo stomaco.
A chi cammina per strada e lo sente per caso.
A chi ha fatto tanto per cancellarlo dalla mente, non solo il profumo.
A chi arriva quando meno te lo aspetti.
A chi ci si attacca poi tutta la giornata.
Buongiorno all’odore di cibo che ti riporta indietro nel tempo.
A chi ricorda la casa della nonna.
A chi ricorda la casa al mare.
A chi ricorda l’odore dei pini.
A chi ricorda l’odore della pioggia.
A chi quella pioggia la vorrebbe per nascondere le lacrime.
A chi gli si stringe il cuore.
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