martedì 29 dicembre 2015

Noi stiamo dalla parte degli animali

Traduzione:
Noi abbiamo preso posizione dalla parte degli animali 
e quest`anno non vendiamo fuochi d`artificio.
Buon Anno


Noi stiamo dalla parte degli animali. È quello che c`è scritto su un cartellone publicitario di una delle più grandi catene di supermercati in Svezia ”ICA MAXI”  la quale per il quinto anno consecutivo ha indetto una campagna a difesa degli animali togliendo dal mercato i ”botti” stupida usanza molto popolare anche nella ”tra virgolette…civilissima...” Svezia. Infatti tra le varie (stupide) usanze di noi umani che i nostri amici pelosi devono sopportare c’è quella dei “botti” di Capodanno. La consuetudine di sparare per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, si è estesa a macchia d’olio sia in Svezia che in Italia, abbracciando tutto il periodo delle feste natalizie e, spesso, sia di giorno che di notte. Per gli uomini, la notte di passaggio tra il 31 dicembre e il 01 gennaio è una notte di festa; per tutti gli altri animali si trasforma in un vero e proprio reale incubo notturno infestato da tante luci scoppiettanti, da rumori improvvisi e ripetuti a intervalli irregolari, da colpi che improvvisamente esplodono nel buio e nel vuoto, sempre più ravvicinati e di intensità elevata: botti e fuochi artificiali macchiano di allegri colori il cielo notturno ma causano la morte di almeno cinquemila animali l'anno. I possessori di cani dovrebbero assumersi le proprie responsabilità e prendere tutte le precauzioni necessarie perché il Capodanno, anziché una festa, diventi un evento angosciante per i loro amici e compagni. Ricordatevi che i nostri amici a quattro zampe sono dotati di un udito estremamente sviluppato e sensibile perciò, il rumore dei botti può provocare in loro una grave condizione di disorientamento: non riuscendo ad individuare la fonte sonora, non sono in grado di stabilire la direzione da prendere per allontanarsi dallo stimolo negativo. Il boato emesso dai botti o dai fuochi artificiali scatena un misto di paura e di panico che si trasforma in reazioni inconscie, irrazionali e involontarie, tenderanno a dibattersi se proviamo a tenerli tra le braccia o a gettarsi nel vuoto se si trovano su un balcone o a scavalcare cancelli, recinti, siepi per scappare dal rumore; molte volte perdono l'orientamento e diventano facili bersagli di automobilisti o si smarriscono per poi essere raccolti nei giorni seguenti da volontari che cercano di ritrovare il loro padrone o che si trovano costretti a portarli nei già affollati canili.
Festeggiare il nuovo anno sparando i botti mi sembra un’assurdità. E non lo dico solo per il rapporrto d`amore che mi lega a Chicca. Lo dico perché ho letto e perché ho ascoltato storie di animali terrorizzati e di proprietari che, di fronte al loro cane che ansima e trema, si sentono impotenti. In realtà non serve avere un cane o un gatto per capire che far scoppiare botti è il metodo peggiore per festeggiare l’anno nuovo. Basterebbe solo essere meno indifferenti.


Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.