Traduzione:
Noi abbiamo preso posizione dalla
parte degli animali
e quest`anno non vendiamo fuochi d`artificio. Buon Anno |
Noi stiamo dalla
parte degli animali. È quello che c`è scritto su un cartellone publicitario di una delle più grandi catene di supermercati in
Svezia ”ICA MAXI” la quale per il
quinto anno consecutivo ha indetto una campagna a difesa degli animali togliendo
dal mercato i ”botti” stupida usanza molto popolare anche nella ”tra virgolette…civilissima...”
Svezia. Infatti tra le varie (stupide) usanze di noi umani che i nostri
amici pelosi devono sopportare c’è quella dei “botti” di Capodanno. La
consuetudine di sparare per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, si è estesa a
macchia d’olio sia in Svezia che in Italia, abbracciando tutto il periodo delle
feste natalizie e, spesso, sia di giorno che di notte. Per gli uomini, la notte
di passaggio tra il 31 dicembre e il 01 gennaio è una notte di festa; per tutti
gli altri animali si trasforma in un vero e proprio reale incubo notturno
infestato da tante luci scoppiettanti, da rumori improvvisi e ripetuti a
intervalli irregolari, da colpi che improvvisamente esplodono nel buio e nel
vuoto, sempre più ravvicinati e di intensità elevata: botti e fuochi
artificiali macchiano di allegri colori il cielo notturno ma causano la morte
di almeno cinquemila animali l'anno. I possessori di cani dovrebbero
assumersi le proprie responsabilità e prendere tutte le precauzioni necessarie
perché il Capodanno, anziché una festa, diventi un evento angosciante per i
loro amici e compagni. Ricordatevi che i nostri amici a quattro zampe sono
dotati di un udito estremamente sviluppato e sensibile perciò, il rumore dei
botti può provocare in loro una grave condizione di disorientamento: non
riuscendo ad individuare la fonte sonora, non sono in grado di stabilire la
direzione da prendere per allontanarsi dallo stimolo negativo. Il boato emesso
dai botti o dai fuochi artificiali scatena un misto di paura e di panico che si
trasforma in reazioni inconscie, irrazionali e involontarie, tenderanno a
dibattersi se proviamo a tenerli tra le braccia o a gettarsi nel vuoto se si
trovano su un balcone o a scavalcare cancelli, recinti, siepi per scappare dal
rumore; molte volte perdono l'orientamento e diventano facili bersagli di
automobilisti o si smarriscono per poi essere raccolti nei giorni seguenti da
volontari che cercano di ritrovare il loro padrone o che si trovano costretti a
portarli nei già affollati canili.