Foto presa dal web. |
L`anno scorso vi ho raccontato della Pasqua svedese: Påsk. Quest`anno il destino ha voluto che la passassi in Italia è la mia seconda-terza volta in più di 40_anni. Devo ammettere che mi ha fatto un certo effetto stasera assistere alla processione del Cristo Morto è una delle poche tradizioni a cui i miei concittadini non farebbero mai a meno, ne vale la nostra identità! La processione significa storia, fede, vita, tradizione, partecipazione e condivisione. È una tradizione questa che si perde nella notte dei tempi. incerta la datazione:secondo alcuni risale all’889, anno della probabile fondazione della città per altri risale ad inoltrata età medievale.
I Penitenti. Gli Incappucciati in saio bianco mi fanno scorrere un brivido freddo lungo tutto il corpo. Quando ero ragazzo i vecchi raccontavano che un tempo si fustigavano pubblicamente con grande effusione di sangue. Oggi trascinano pesanti catene ai piedi e alcuni di loro portano in spalla delle grandi croci lignee.
Si avete ragione c`è tanto folklore in tutto questo ma anche tanta suggestione. Motivo di forte emozione. La sofferenza fisica che si percepisce nell’atto di trascinare le catene e trasportare le croci non ci lascia indifferenti. L’emozione è palpabile.
Il mio pensiero va a questo nostro bistrattato Paese che avrebbe veramente bisogno di una Pasqua di Resurrezione tutta sua per ritrovare una sua unità di destino. Un suo disegno civile e culturale. Devo ammetterlo e Dio solo sa quanto mi fa male fare questa ammissione che il nostro Paese è in decadenza. Il popolo italiano vive lo scoramento gli italiani sono in fuga dall`Italia anche quando restano a casa. Una strana emigrazione mentale che è perfino peggio dell’emigrazione reale perché li situa fuori dal proprio Paese con la testa rivolta in un imprecisato altrove. Purtroppo il disagio non è pura invenzione per denigrare. C’è, si tocca con mano. Fingere che non esista non aiuta nessuno e si rischia poi non capire il resto.Il Paese è effettivamente sulla china del degrado è spompato è scorato. Intanto i politici si accapigliano in TV. Parlano di ballerine di processi brevi o lunghi e molto spesso di manette ma non è certamente di manette che ha bisogno l’Italia. Non di leggi del sospetto; ma di aria libera e intelligenze costruttive. Non mirate a frenare il prossimo ma a guidare la rinascita d’Italia. Insomma, dopo il voto tocca ripartire dalla decadenza italiana per ripensare il futuro del Paese.
Il mio pensiero va a questo nostro bistrattato Paese che avrebbe veramente bisogno di una Pasqua di Resurrezione tutta sua per ritrovare una sua unità di destino. Un suo disegno civile e culturale. Devo ammetterlo e Dio solo sa quanto mi fa male fare questa ammissione che il nostro Paese è in decadenza. Il popolo italiano vive lo scoramento gli italiani sono in fuga dall`Italia anche quando restano a casa. Una strana emigrazione mentale che è perfino peggio dell’emigrazione reale perché li situa fuori dal proprio Paese con la testa rivolta in un imprecisato altrove. Purtroppo il disagio non è pura invenzione per denigrare. C’è, si tocca con mano. Fingere che non esista non aiuta nessuno e si rischia poi non capire il resto.Il Paese è effettivamente sulla china del degrado è spompato è scorato. Intanto i politici si accapigliano in TV. Parlano di ballerine di processi brevi o lunghi e molto spesso di manette ma non è certamente di manette che ha bisogno l’Italia. Non di leggi del sospetto; ma di aria libera e intelligenze costruttive. Non mirate a frenare il prossimo ma a guidare la rinascita d’Italia. Insomma, dopo il voto tocca ripartire dalla decadenza italiana per ripensare il futuro del Paese.
Buona Pasqua di Resurrezione: Piccola Città.
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